Perché i protestanti non celebrano la festa dell´Immacolata
05-12-2015 11:06 - Fede e spiritualità
Il National Geographic parla in un suo recente servizio di Maria, "venerata anche fuori dalla chiesa cristiana"; di nuovo assistiamo a una preoccupante confusione tra cristianesimo e cattolicesimo, anche da parte di chi dovrebbe "fare cultura generale".
Gli evangelisti Matteo e Luca riferiscono della concezione virginale di Gesù per indicare che egli proviene da Dio per parte di Padre e dall´umanità per parte di madre. Ma non c´è alcun supporto di tipo biblico per i due grandi dogmi mariani cattolici: l´Immacolata concezione di Maria, promulgata nel 1854, che afferma che Maria stessa è stata concepita immacolata, cioè che è nata senza peccato; e l´Assunzione di Maria, promulgata nel 1950, che afferma la sua glorificazione in cielo.
Questi dogmi ci danno infatti l´impressione che, poiché Gesù è davvero del mondo di Dio da parte di Dio suo Padre e davvero del mondo degli uomini da parte di sua madre Maria, ogni tentativo di elevare Maria al di sopra del mondo umano ci faccia perdere un po´ dell´umanità di Gesù, facendoci in seguito cercare degli intermediari come Maria o i santi per accedere a un Cristo divenuto fuori della nostra portata.
Bisogna altresì dire che i protestanti hanno sempre avuto l´abitudine di ricondurre tutto al pensiero biblico, anche alla luce del contesto storico in cui è stato scritto, quindi abbiamo un modo differente di considerare la posizione della donna e della sessualità. Non troviamo nulla nella Bibbia che valorizzi la verginità e per noi la purezza non risiede lì, ma in qualcosa di ben più profondo.
I protestanti però amano e rispettano Maria come tutti i personaggi biblici che sono testimoni, modelli e esempi di vita con Dio, collaboratori nel grande disegno della creazione divina di un mondo più giusto, intessuto di speranza e di amore. Ma non pregano né chiamano "santa" Maria, poiché hanno una concezione della santità che non li fa chiamare nessuno "santo". Non pensiamo infatti che alcun personaggio biblico, né della chiesa o di questo mondo sia più amato, perdonato, glorificato rispetto a un altro, e possa diventare oggetto di venerazione o soggetto di intermediazione tra Dio e l´umanità. Questo tramite già esiste, come abbiamo detto, ed è Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. La tradizione protestante insegna, sin dalla più tenera età, a pregare Dio direttamente, senza orgoglio, senza paura, e senza intermediazioni. Bisogna resistere alla grande tentazione di un atteggiamento di continue richieste e di ricerca di intercessione e d´intervento. I protestanti danno del tu a Dio.
Tutti gli amici di Dio - Maria in primis - possono invece essere considerati santi, in quanto salvati "per grazia, per mezzo della fede e non per le opere, affinché nessuno se ne glori" come scrive Paolo (Efesini 2,8-9). Questa frase di Paolo descrive la situazione di tutti gli uomini e di tutte le donne, allo stesso modo peccatori e perdonati: è la nostra grande convinzione protestante.
(Liberamente tratto da Voce Evangelica)
4 dicembre 2015
Fonte: Chiesavaldese.org
Gli evangelisti Matteo e Luca riferiscono della concezione virginale di Gesù per indicare che egli proviene da Dio per parte di Padre e dall´umanità per parte di madre. Ma non c´è alcun supporto di tipo biblico per i due grandi dogmi mariani cattolici: l´Immacolata concezione di Maria, promulgata nel 1854, che afferma che Maria stessa è stata concepita immacolata, cioè che è nata senza peccato; e l´Assunzione di Maria, promulgata nel 1950, che afferma la sua glorificazione in cielo.
Questi dogmi ci danno infatti l´impressione che, poiché Gesù è davvero del mondo di Dio da parte di Dio suo Padre e davvero del mondo degli uomini da parte di sua madre Maria, ogni tentativo di elevare Maria al di sopra del mondo umano ci faccia perdere un po´ dell´umanità di Gesù, facendoci in seguito cercare degli intermediari come Maria o i santi per accedere a un Cristo divenuto fuori della nostra portata.
Bisogna altresì dire che i protestanti hanno sempre avuto l´abitudine di ricondurre tutto al pensiero biblico, anche alla luce del contesto storico in cui è stato scritto, quindi abbiamo un modo differente di considerare la posizione della donna e della sessualità. Non troviamo nulla nella Bibbia che valorizzi la verginità e per noi la purezza non risiede lì, ma in qualcosa di ben più profondo.
I protestanti però amano e rispettano Maria come tutti i personaggi biblici che sono testimoni, modelli e esempi di vita con Dio, collaboratori nel grande disegno della creazione divina di un mondo più giusto, intessuto di speranza e di amore. Ma non pregano né chiamano "santa" Maria, poiché hanno una concezione della santità che non li fa chiamare nessuno "santo". Non pensiamo infatti che alcun personaggio biblico, né della chiesa o di questo mondo sia più amato, perdonato, glorificato rispetto a un altro, e possa diventare oggetto di venerazione o soggetto di intermediazione tra Dio e l´umanità. Questo tramite già esiste, come abbiamo detto, ed è Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. La tradizione protestante insegna, sin dalla più tenera età, a pregare Dio direttamente, senza orgoglio, senza paura, e senza intermediazioni. Bisogna resistere alla grande tentazione di un atteggiamento di continue richieste e di ricerca di intercessione e d´intervento. I protestanti danno del tu a Dio.
Tutti gli amici di Dio - Maria in primis - possono invece essere considerati santi, in quanto salvati "per grazia, per mezzo della fede e non per le opere, affinché nessuno se ne glori" come scrive Paolo (Efesini 2,8-9). Questa frase di Paolo descrive la situazione di tutti gli uomini e di tutte le donne, allo stesso modo peccatori e perdonati: è la nostra grande convinzione protestante.
(Liberamente tratto da Voce Evangelica)
4 dicembre 2015
Fonte: Chiesavaldese.org