Lampedusa. L´osservatorio FCEI denuncia lo stallo. "Ma le vittime sono sempre i migranti"
19-08-2018 08:08 - News
160 persone a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, in rada di fronte al porto di Lampedusa, in attesa di indicazioni da parte del Ministero da più di 24 ore
Fonte: NEV - notizie evangeliche
"La strategia Salvini non regge e l´unico effetto delle guerra alle ONG ingaggiata dal ministro dell´interno per ora ha prodotto solo un drammatico aumento delle morti in mare e uno stallo sulle operazioni di salvataggio che imbarazza anche la Guardia costiera". Lo afferma Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), commentando la situazione determinatasi a Lampedusa in queste ore. "Dai nostri operatori sull´isola – spiega Naso – apprendiamo che tredici migranti eritrei, che si trovavano a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, sono stati trasferiti con urgenza nel porto di Lampedusa. Le persone, tra cui diversi bambini, sono state portate nel poliambulatorio dell´isola perché fortemente debilitate dopo aver trascorso anni nei campi di detenzione libici. Tra queste anche una donna che avrebbe subito gravi violenze in Libia e un´altra che avrebbe abortito spontaneamente. Tutte le persone arrivate a Lampedusa sono state immediatamente trasferite verso la Sicilia mentre a bordo della nave Diciotti, ancora in rada a Lampedusa, rimangono oltre 160 persone in attesa di indicazioni dal Ministero dell´Interno rispetto al porto di sbarco. È uno stallo intollerabile – prosegue Naso – che rivela una pericolosa contraddizione tra le logiche del ministro dell´interno e i doveri istituzionali di un corpo dello Stato che ha come finalità prima il salvataggio in mare e la messa in sicurezza delle persone salvate, in questo caso dei profughi. Da anni, anche rivolgendoci alle nostre chiese sorelle europee – conclude il coordinatore di MH – noi evangelici chiediamo un maggiore coinvolgimento della UE, ma di fronte all´emergenza umanitaria ribadiamo che il dovere di tutti è garantire la sicurezza di chi fugge da guerre e persecuzioni ed è sopravvissuto ai lager e al cinismo dei trafficanti. Il resto viene dopo".
Fonte: NEV - notizie evangeliche