Essere testimoni di Dio oggi
23-05-2018 08:02 - News


Gioia, speranza, fiducia e partecipazione al Sinodo della Chiesa protestante unita di Francia
Fonte: chiesavaldese.org
"Magnifico è il Signore!": con queste parole la pastora Emmanuelle Seyboldt, presidente del Consiglio nazionale della Chiesa protestante unita di Francia, ha dato avvio ai lavori del Sinodo nazionale francese tenutosi a Lezay dal 10 al 13 maggio. Il discorso della presidente, ricco di richiami alla gioia e alla fiducia in Dio, una splendida e calorosa accoglienza per tutti i delegati (in particolare per gli invitati) da parte degli organizzatori e dei membri della chiesa ospitante e un territorio circostante rurale molto ben gestito e bucolico hanno fatto respirare un´atmosfera di grande serenità e rilassatezza.
E´ stato un Sinodo senza decisioni importanti anche se incentrato su una rilevante novità: non più solo lunghe ore di relazioni e discussioni ma il tentativo di "vivre d´un appel" (vivere rispondendo a una chiamata) attraverso un´animazione teologica condotta in numerosi momenti delle diverse giornate in un cammino coinvolgente e stimolante.
In tanti hanno tenuto a precisarmi che era il primo anno nel quale i lavori si svolgevano in modo così diverso ma da parte di tutti ho percepito la gioia e la voglia di sperimentare. Ero in presenza di un´assemblea molto variegata per età e provenienza ma non ho visto nessuno sottrarsi a questo nuovo (per il Sinodo) modo di rileggere la Parola di Dio, di farla propria con la riflessione e la condivisione con gli altri, di lasciarsi trascinare nel diventare testimoni di Gesù Cristo.
Riprendendo il discorso della pastora Seyboldt, abbiamo potuto comprendere come "il nostro modo d´essere sia indissolubile da ciò che pensiamo e crediamo, perché credere e vivere, pensare e fare, pregare e agire sono legati". La nostra vita, in ogni istante, può rispondere alla chiamata di Cristo e diventare testimonianza del Suo messaggio di speranza.
Un Sinodo, dunque, che mi ha fatto riflettere: è importante, anzi necessario, anche in un momento assembleare, essere capaci di allontanarsi dalle questioni organizzativo-burocratiche, anche se con un contenuto etico o politico. E diventa una sfida sempre più urgente saper rendere più forte e centrale, e non solo nei momenti liturgici, il nostro ascolto della Parola di Dio mettendo da parte un po´ del nostro protagonismo. Perché, come dice Martin Luther King, "con questa fede saremo capaci di trasformare queste montagne d´incredulità in pietre di speranza" e perché, come ha concluso Emmanuelle Seyboldt: "Magnifico è il Signore. Tutto il mio cuore per cantare Dio!"
di Laura Turchi
Fonte: chiesavaldese.org