E se al sinodo giocassimo un po´?
03-07-2017 19:06 - News
di Roberto Davide Papini
Una riflessione sull´importanza anche di gioiosi momenti ludici per abbattere distanze e differenze«Siate sempre gioiosi, non cessate mai di pregare, in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi». L´esortazione dell´apostolo Paolo (1 Tessalonicesi 5, 16:18), per una chiesa gioiosa e in preghiera, non trova sempre una corrispondenza nei nostri momenti liturgici e assembleari. Sì, è vero, la preghiera c´è, ma forse potremmo e dovremmo dedicarle più tempo, individualmente e in modo comunitario, perché «ogni rapporto nella chiesa è falso, è un rapporto pseudocristiano se non è preceduto, accompagnato, seguito dalla preghiera», come ci ricordava Vittorio Subilia.
Quella che mi pare manchi un po´ di più è la gioia, o almeno la manifestazione esteriore di essa. Con l´approssimarsi del sinodo penso che soprattutto in un appuntamento così importante, centrale, nella vita delle chiese valdesi e metodiste manchi anche l´aspetto giocoso oltre che gioioso. Prendo spunto dall´ordine del giorno approvato dalla Conferenza del II distretto sull´organizzazione di una "giornata di festa e di lode" da tenersi nella primavera 2018 per riflettere sull´importanza di condividere, tra membri di chiesa e non solo, momenti di spensieratezza, gioia, gioco. Certo, non mancano momenti "ricreativi" nei nostri appuntamenti (sinodo compreso) ma spesso sono concerti, mostre, talvolta conferenze. Insomma, appuntamenti interessanti, ma nei quali c´è sempre un aspetto culturale, come se pensassimo al gioco o al divertimento per il divertimento come a una perdita di tempo. Il gioco e il divertimento gioioso (penso al ballo, al karaoke, alle canzoni cantate davanti a un falò, a scenette divertenti e via inventando) sono tutt´altro che tempo sprecato, anche in età adulta. Il gioco e il divertimento spensierato rigenerano, ricaricano e fanno cadere le barriere sociali, culturali, linguistiche. Passare insieme momenti di allegria è anche un bel modo per "rendere grazie" al Signore. Nel gioco non ci sono i ruoli che ognuno ricopre nella società, ma solo quelli insiti nel gioco stesso.
Allora, piccola proposta: perché non organizzare dei momenti ricreativi (ma davvero ricreativi!) durante le pause del sinodo o a margine di esso? Le possibilità sono tante e per cominciare basterebbe sceglierne una, un paio al massimo (la troppa spensieratezza tutta insieme potrebbe nuocerci): partite di pallavolo, calcio, tornei di ping pong, di carte, una serata in cui si balla e si canta, magari una tombola, o magari un gioco a quiz sui temi della Riforma (tanto per non rinunciare del tutto al nostro amore per la cultura) e tutto quello che di gioioso e giocoso può venirci in mente. Insomma, tra un dibattito e l´altro, tra un atto e una meditazione biblica... giochiamo un po´?
Fonte: Riforma.it