Corridoi umanitari. Insieme per costruire una democrazia migliore
30-08-2017 08:15 - News
Sono giunti questa mattina all´aeroporto di Fiumicino 33 profughi siriani provenienti dal Libano. Sale così a 15 il totale dei voli e a quasi 900 il numero delle persone accolte in Italia grazie al progetto pilota promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dalla Comunità di Sant´Egidio e dalla Tavola valdese. Da questa esperienza, positiva e replicabile, la proposta che nascano altre forme di ingresso legale in Europa come le quote annuali d´ingresso e la "private sponsorship"
A dare loro il benvenuto, dopo l´arrivo il mattino presto all´aeroporto di Fiumicino e le procedure d´ingresso nel nostro Paese, c´erano i rappresentanti degli enti promotori i Corridoi umanitari – la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), della Comunità di Sant´Egidio e della Tavola valdese – e dei Ministeri dell´interno e degli esteri.
A sinistra, il pastore Massimo Aquilante
"Qui in Italia potrete iniziare una nuova vita, ma non sarà facile", ha detto ai nuovi arrivati il pastore metodista Massimo Aquilante, già presidente della FCEI. E´ stata proprio sotto la sua presidenza che il progetto pilota dai Corridoi umanitari è stato definito e ha preso forma.
"Dovrete imparare una nuova lingua – ha proseguito Aquilante -, confrontarvi con una cultura diversa dalla vostra, gestire il vostro quotidiano con modalità diverse da quelle solite e incontrerete, qui in Italia, delle persone razziste. Avrete però modo di incontrare degli italiani,e sono tanti, che vogliono un mondo più giusto: sarà vostra responsabilità decidere di diventare loro amici per costruire insieme una democrazia migliore e più giusta".
Il saluto del governo italiano è stato portato da Mario Giro, viceministro degli Esteri, e da Donatella Candura, dipartimento Libertà Civili del ministero dell´Interno. "Come italiani – ha affermato Giro – dobbiamo continuare a cercare soluzioni che tengano insieme le esigenze di umanità e quelle di sicurezza. In questo dobbiamo mantenere la nostra dignità, senza cedere alle paure o cadere nel vittimismo. Soprattutto, non dobbiamo operare il rovesciamento etico che dipinge i poveri del mondo come colpevoli".
"I corridoi umanitari sono un´esperienza positiva e replicabile", ha detto Daniela Pompei della Comunità di Sant´Egidio che, auspicando la possibilità di aprire altre vie legali in Europa, si è spinta oltre proponendo di "reintrodurre quote annuali d´ingresso per persone che cercano una vita migliore, riproporre il meccanismo della sponsorship privata. Proprio i Corridoi umanitari mostrano come la sinergia tra società civile e istituzioni possa produrre modelli efficaci di accoglienza e integrazione".
Proposte, quest´ultime, che si ritrovano nei contenuti di alcune campagne della società civile come la proposta di legge di iniziativa popolare "Ero straniero. L´umanità che fa bene", o l´Iniziativa dei cittadini europei promossa dal Migration Policy Group e che verrà lanciata a breve, a cui la FCEI ha aderito.
All´accoglienza del nuovo gruppo di profughi era presente una delegazione della Federazione lavoratori agroindustria (FLAI) della GCIL, guidata dal sindacalista Jean-René Bilongo, che, in base a un accordo con la FCEI, prenderà in carico per un anno una delle famiglie arrivate con il volo di oggi.
Fonte: NEV - notizie evangeliche