Corridoi umanitari: Gentiloni scrive alla Tavola Valdese
24-01-2018 18:00 - News
Corridoi umanitari
Gentiloni scrive a Sant´Egidio, Chiese Evangeliche e Tavola Valdese
«Sono un modello virtuoso, continuare su questa strada»
A cura dell´Agenzia stampa NEV - Notizie Evangeliche
In una lettera indirizzata ai presidenti della Comunità di Sant´Egidio, della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e della Tavola Valdese, il premier Paolo Gentiloni ha espresso il suo ringraziamento per la realizzazione dei corridoi umanitari che finora hanno permesso l´arrivo in sicurezza di oltre mille profughi in Italia e l´avvio di significativi percorsi di integrazione nella nostra società.
Gentiloni ha parlato di "preziosa collaborazione" esprimendo il suo sostegno al rinnovo del progetto, che permetterà l´ingresso in sicurezza di altri mille profughi entro il 2019: "È nostra intenzione – ha scritto il presidente del Consiglio in un passaggio della sua lettera – continuare lungo questa strada. Per questo, desidero esprimere apprezzamento anche per il recente rinnovo del vostro protocollo con i ministeri degli Esteri e dell´Interno, che rappresenta un modello virtuoso di cooperazione tra il governo e la società civile. Proprio nel quadro dei contatti istituzionali previsti dal protocollo sarà pertanto possibile valutare futuri progetti, anche in materia di corridoi umanitari".
Preparandosi all´accoglienza di nuovi trenta profughi siriani provenienti dal Libano, il prossimo 30 gennaio, il presidente della Comunità di Sant´Egidio, Marco Impagliazzo, ha così commentato: "In due anni di esperienza i corridoi umanitari hanno dimostrato che è possibile coniugare l´accoglienza ai profughi che fuggono dalle guerre con l´avvio di preziosi percorsi di integrazione. Le parole del Presidente del Consiglio e l´impegno preso dall´Italia in questa direzione confermano una proficua sinergia tra società civile e istituzioni che ormai si va affermando anche in altri Paesi europei, come in Francia e Belgio, e che sta diventando un modello per l´Unione".
Apprezzamento per aver ricordato come il Governo italiano abbia ripetutamente proposto questa buona pratica anche nelle sedi internazionali è stato espresso dal pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), che aggiunge: "Molto incoraggiante l´apertura del Presidente del Consiglio a verificare la possibilità di studiare ´futuri progetti´ in considerazione dell´evoluzione della situazione in Libia. Intanto proseguiamo nel nostro impegno a garantire arrivi sicuri e legali, ai quali si aggiungono anche misure di integrazione dei richiedenti asilo e un´azione educativa e informativa rivolta agli italiani".