C´È MOLTO RAZZISMO IN GIRO, PIÙ DI QUANTO SI PENSI
24-01-2018 18:30 - Bibbia e attualità
C´è modo e modo di essere razzisti o di fare del razzismo. C´è un modo crudo come quello di chi, senza vergognarsi (anche se dovrebbe sentirsi un verme), auspica che gli immigrati dovrebbero sparire o addirittura morire. C´è anche un modo più elegante, quasi gentile, che non fa vedere di essere razzisti, ma in pratica è la stessa cosa di quelli che si dichiarano apertamente tali. Un modo che passa quasi inosservato, ma dalle precise finalità. Mi è giunta voce che ci sono delle famiglie, anche lucchesi, che, iscrivendo i figli a scuola, evitano di scegliere come lingua straniera il Francese, perché non vogliono che i loro figli si trovino in classe con i figli dei marocchini, i quali, in genere, scelgono il Francese, che in pratica è la seconda lingua nel loro Paese di origine. Per non mescolarsi con «certa gente», dicono. Una orrenda forma ipocrita di camuffare il proprio razzismo. Si fa finta che interessi lo Spagnolo o un´altra lingua, ma in realtà è una chiara scelta contro gli immigrati, molti dei quali, fra l´altro, sono da tempo in Italia. Stiamo tornando ai tempi di chi non voleva mescolare le etnie? Di chi pensava di appartenere alla razza pura? ´C Mi domando che tipo di educazione passa ai figli, se i genitori (s)ragionano in questo modo. E, chissà, forse anche alcuni cristiani fanno la stessa cosa. Poi magari vogliono il crocifisso e il presepe nelle scuole. Ci vuole una bella faccia! Di cristiani di questo genere non ce n´è proprio bisogno. Intanto, nei giorni scorsi, un politico di una certa importanza, si è messo a difendere la «razza bianca», per la paura che gli immigrati prendano il posto degli italiani, cose, che solo al sentirle, viene il voltastomaco, tanto sono orribili e vomitevoli. Ovviamente guai a tacciarli di razzismo, perché loro non sono razzisti... Che cosa sono, allora? «Dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o se devono essere cancellate», così si è espresso il politico. Non è razzismo questo? «Un lapsus, un errore terminologico, ha spiegato. Ma sia ben chiaro che il concetto espresso lo difendo e lo difenderò sempre. Invece di razza, dovevo dire popolo italiano o cultura nazionale che vanno difesi da un´invasione che rischia di distruggerci». Uno si domanda che cosa devono imparare le nuove generazioni, già stravolte da alcool e droghe varie. Quali esempi vengono da certi adulti? Se poi ci si mettono anche alcuni politici, siamo alla frutta. L´atteggiamento di non poche persone nei confronti degli immigrati è in fondo lo stesso atteggiamento che si nota nei riguardi del diverso. Non a caso, questo modo di emarginare i diversi si rispecchia anche nelle nuove generazioni. I tanti, troppi atti di bullismo o meglio di delinquenza minorile, non avvengono per caso, hanno origini ben precise, sono frutto di una mala educazione alla convivenza civile. E si smetta di parlare semplicemente di bullismo, quasi fosse una malattia, ma si parli apertamente di delinquenza. Abituati a scusare tutto e tutti, siamo arrivati al punto che, perfino i genitori, pensano di proteggere i figli, aggredendo gli insegnanti. Insomma, sempre più in basso, anzi sembra che non ci sia limite al peggio. I fatti a cui accenno, a ben vedere, sono tutti sulla stessa linea. Poveri noi, più in basso di così...!
di Franco Cerri cerrif@alice.it
Fonte: ToscanaOggi - Lucca7